mercoledì, settembre 13, 2006

Ricevo e trasmetto APAZ Andrea Pazienza


Teatro Le ZeRBe e Teatrovunque
presentano
NEL SEGNO DI PAZ da Andrea Pazienza


con Antonio Carletti, Milena Fois, Giovanni Landi, Alberto Rizzi, Alessandro Scipilliti
drammaturgia e regia Antonio Tancredi
costumi Milena Fois e Alessandro Scipilliti
realizzazioni audio digitali Mauro Marchini e Tristan Martinelli
luci Federico Kata Canibus
fonica Tristan Martinelli
ufficio stampa Rosanna Tripaldi
organizzazione Teatrovunque


NEL SEGNO DI PAZ si presenta come un lavoro dolce e amaro, comico e violento, lirico e grottesco. Si inizia con Zanardi, Colasanti e Petrilli, i tre cavalieri creati dalla matita di Andrea Pazienza. Sono loro a gettare un ponte tra scena e platea, realtà e finzione, portando il pubblico attraverso un viaggio che si concluderà con un nuovo inizio, forse….
In una scena volutamente nuda, come il foglio bianco che aspetta di essere segnato, cinque attori , ma sembrano di più, danno vita a vari personaggi in un vorticoso gioco mimetico e trasformistico. Si passa così da storie dal forte carattere autobiografico, frammenti di vita studentesca a scenari psichedelici con protagonisti sempre meno umani. Tra una scena e l’altra irrompono i due mitici partician Paz e Pert, dove Pert sta per Sandro Pertini, abili guastatori sempre in lotta per la libertà. Una mosca irriverente, alterego dello stesso autore, interloquisce con il pubblico, presentando e commentando ciò che avviene sul palco.
Alla fine del viaggio due loschi figuri lasciano ad attori e pubblico una provocazione: e se la stagione degli sballi, delle frasi urlate, delle mode cambiate vorticosamente non fossero un modo per distoglierci da qualcos’altro, per vincere le nostre resistenze, per incatenarci ad un modello di vita che non si può scegliere, ma solo condividere?
Nel Segno di Paz è uno spettacolo da e su un autore che ci ha raccontato la fragilità di una generazione che ha tentato di scrollarsi di dosso verità precostituite per sognare e creare un’altro mondo, e nella sua sconfitta ci ha lasciato una grande lezione di libertà, urlando la sua resa invincibile. Chi assiste allo spettacolo avrà la sensazione di sfogliare un album dove le storie non hanno confini netti. Nel segno di Paz è pensato e vissuto come un concerto rock, una festa, dove restano sempre margini per l’imprevisto.


2 commenti:

ZIO FEININGER ha detto...

uno o due sono i citati da Carubbi, che Paz portò in aula e che stettero zitti - immobili durante tutta la lezione

essi sono i coloristi dell'albo "Zanardi" ed. Primo Carnera (dunque trovi i nomi nell'albo)

attualmente Zanardi - nelle vecchie storie in bianco e nero come Giallo Scolastico e Verde Matematico - è disponibile colorato SOLO da Marina Comandini. Le due versioni si assomigliano molto... problemi di diritto d'autore!

(NB: la foto è prelevata dal sito di Scozzari, diversamente dal resto del materiale inedito)

Abald ha detto...

Vado a memoria, colorarono degli studenti (e quindicenni ci sta) di non so che scuola.....