martedì, settembre 19, 2006

Aprile 1986 – Blowing in the wind…



Ero in vacanza (sono sempre in vacanza?) alle Eolie, Salina. La giornata era uggiosetta. Avevo appena fotografato una rosa utilizzando il 50mm rovesciato (macro artigianale) appoggiato alla PENTAX ME super (il diaframma si tiene aperto con un dito) lungo il vialetto che portava alla spiaggia. La vacanza era in compagnia ma mi ero preso quel giretto da solo, avevo delle domande da farmi. La spiaggia sabbiosa era battuta da un vento indisponente, il mare grigio.
In bel tronco messo a mo’ di panchina, mi siedo, guardo il mare e mi chiedo “che ci faccio Qui?”.
In lontananza il vento trasporta un foglio di giornale. Pagina di un quotidiano, si alza, si abbassa, plana sulle mie Superga di tela. E’ di qualche giorno prima. Leggo (io leggo tutto, anche le etichette dell’acqua minerale a pranzo). In basso a sinistra, trafiletto: Stefano Tamburini è morto, trovato a casa sua dopo una settimana. Morto, solo.
Tamburini non l’ho mai conosciuto ma grazie al suo Snake Agent ho amato, manomesso, distrutto parecchie fotocopiatrici degli uffici in cui ho lavorato (adesso le so anche aggiustare...).

Le regole di APAZ: ci sono due tipi di persona che possono dirvi: “Mi piace il Mare”.
Quelli che quando arrivano in spiaggia si spogliano e si tuffano, si sbracciano, ti spruzzano e ti dicono “Allora, entri o non entri? Fredda? Macchè Fredda!!!!”.
Quelli che si siedono sulla sabbia e guardano il Mare.
Se questo fosse un film adesso partirebbero i titoli di coda con “I’ll Take the Rain” dei R.E.M.
Se questo fosse un fumetto di una pagina sarebbe Riki Andrews – Step by Step.

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