lunedì, maggio 22, 2006

Andrea Pazienza in gita scolastica


Al finir dell'anno scolastico 1984, come ogni brava classe che ha meritato gli elogi degli insegnanti, Andrea Pazienza propose una 'tre giorni' in quel di Santa Cristina di Gubbio (PG).

In realtà la cosa nacque per altri percorsi. Era consuetudine alla fine delle lezioni trasferirsi in qualche osteria di via del Pratello, dove ci si scopriva molto uniti e gioviali.
Ciò portò Pazienza a concludere che eravamo una cosiddetta compagnia, cosa che lo eccitava, perchè: "io non sto in nessuna compagnia, volete essere la mia?", - si illuminò un dì.
Detto fatto, Paz uscì con questa proposta grandiosa: andare a trovare l'amico di matita Jacopo Fo (che sul Male si firmava Giovanni Karen), il quale ci avrebbe ospitati in massa in quella grande ed accogliente struttura che forse molti conoscono come "Libera Università di Alcatraz" (oggi si chiamerebbe 'agriturismo', allora era una specie di comune).
L'adesione non fu oceanica. Nondimeno in una calda mattina di giugno ci trovammo fuori dalle scuole, da dove partì un plotone di macchine, a capo l'Alfa 33 targata FG (sole donne, a parte il proprietario di garganiche origini), poi la Golf nera con Baldaz e Rapi ai posti davanti, e via dicendo.
Le indicazioni stradali dell'insegnante Pazienza erano state chiarissime: "avete presente quel triangolo formato da Gubbio, Perugia e Assisi, dove non c'é nessun paese? Noi andremo lì: in mezzo al niente!". In realtà, per non perderci, proseguimmo incolonnati attraverso posti ameni (la famosa strada panoramica Cesena-Terni), altri curiosi (Casa del Diavolo), finché si ebbe conferma che davvero eravamo diretti in un posto alieno dalla civiltà, una strada che diventava prima sterrata, poi infinita, senza sbocchi.

La permanenza fu squisita come il nostro ospite: le ragazze si mettevano in libertà, il risico e la battaglia navale la facevano da padroni, si trasmisero molte videocassette di lezioni passate ove, anziche parlar di comics, si celebrava la via della Katana (anche "Alcatraz" era una scuola del fumetto - estiva - in cui insegnava Pazienza) ... poi quantità sterminate di carne alla brace, canne a volontà, grandi gite al torrente a pescare la trota salmonata (eccerto, le canne servivano per la pesca, no?).

Molti disegnarono, fecero foto, riprese di lotte di Kendo, così vario materiale documentario rimase.
Per episodi più dettagliati, si lascia spazio ai commenti ed a prossimi post.
La foto invece, di autore ignoto, merita un veloce chi è chi: dall'alto si distinguono Jacopo, Paz, Miriam, Lucia, Abald, Giorgio, Simona, Francesca, Simona, Giovanna e moroso.
Ovvio che, come disse qualcuno, va un grazie a chi indica i nomi dimenticati, o precisa quanto scritto più in alto. Il resto degli errori sono nostri.

3 commenti:

ZIO FEININGER ha detto...

regaz, vi ricordo che come contributors potete postare nella pagina principale

@lberto ha detto...

ciao Simona, quand'è che posti la TUA STORIA in primapagina?

Giò ha detto...

ciao
l'autore della foto è l'autoscatto della mia mitica Pentax!
Io sono Giovanna, in basso nella foto, e conservo gelosamente le diapo di quella "gita scolastica" assieme al ricordo indelebile di Paz.